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Biografia

Gli inizi

Gli inizi

Carmen Màdaro è nata a Napoli il 1° gennaio 1939.
Diplomata nell’anno 1957 presso il liceo artistico di Napoli ha avuto, tra gli altri, quali insegnanti Antonino Tammaro e Armando De Stefano.
Dall’età di 12 anni è stata allieva di Paolo Biondi del quale ha frequentato lo studio per 8 anni.

Ha partecipato Nel 1955, con un ritratto del poeta Luigi Denza, alla mostra storica della canzone napoletana a Roma, presso il Palazzo delle Esposizioni.

Oltre a numerose mostre personali ha partecipato a mostre collettive in varie città e province italiane e all’estero.

Ha partecipato alla manifestazione “Un volto per l’arte” dal 1983 al 1990 a Bacedasco Terme in provincia di Piacenza facendo parte del Circolo Marenghi.

Dal 1987 completa le sue opere con cornici dipinte in acrilico.

Dal 1991 molte mostre vengono accompagnate da concerti di musica classica e romantica che organizza la stessa pittrice.

Nel dicembre 1997 ha aperto il suo Atelier con sala espositiva permanente in via Scalabrini 132/B Piacenza.

Anni 2000

Anni 2000

Nell’anno 2000 ha partecipato alla manifestazione Pulcheria, donne Talenti e professioni, organizzata dal comune di Piacenza presso Palazzo Gotico.

Nel 2005 fonda l’associazione di promozione sociale “I colori del Mediterraneo”che si propone di sviluppare tematiche artistiche svolte a promuovere il senso della pittura figurativa mediterranea. Con i soci pittori dell’associazione organizza esposizioni pittoriche contemporaneamente a spettacoli di musica, canto, danza e convegni, oltre a corsi di pittura svolti nella sede del proprio atelier. L’attività dell’associazione si esaurisce nell’anno 2010.

Nell’anno 2009 presenta, nelle sale dell’UPA Federimpresa a Piacenza, una retrospettiva antologica 1952 – 2009 della propria attività pittorica, con l’intervento di Nicola Biondi figlio del suo maestro Paolo Biondi.

Negli ultimi anni

Negli ultimi anni

Nel 2011  presenta “60 opere per celebrare 60 anni di attività pittorica” nelle sale dell’Associazione “Amici dell’Arte” a Piacenza con accompagnamento di voce e chitarra degli artisti Erica Opizzi e Antonio Amodeo.

Nel maggio del 2013 partecipa al “Galà del Art” presso il “Grand Hotel de Paris a Montecarlo con le opere “I cinque sensi” e  “Cancello Piacentino “.

Nell’agosto del 2015 a Venezia ottiene il riconoscimento “Honoris Causa” di “MAESTRO DI PITTURA” dal Comitato di Valutazione Maestri D’Arte Visiva presieduto dal critico d’arte Federico Caloi.

Nel dicembre del 2016 festeggia 65 anni di pittura, con una personale nella sede della Piacenza Cultura e Sport Galleria Borgo Faxhall a Piacenza

Nell’anno 2016 presenta la propria attività artistica con 10 opere ed una ricerca con video sull’arte pittorica delle donne (in collaborazione con Cine Club Cattivelli PC) presso l’associazione “Amici dell’arte” di Piacenza.

Nell’aprile del 2018 personale dal titolo “80 voglia di armonia” presso la Casa della Musica Caffè del Prato a Parma.

Dall’ aprile del 2015 trasferisce il proprio Atelier in via Tansini 16 a Piacenza dove prosegue la sua attività artistica.

Considerazioni della Pittrice

Considerazioni della Pittrice

A ottant’anni di età, e con quasi settanta di attività pittorica, ritengo tutta la mia vita un’avventura straordinaria ricca di esperienza.
Ho amato il disegno e la pittura da quando mi sono ritrovata con una matita tra le mani.
Il desiderio di comporre i colori che vedevo nella realtà e riprodurli, mi ha sempre affascinata, la capacità realizzatrice è una sensazione che mette continuamente alla prova.
Così mio padre, consigliato da un amico che aveva visionato qualche mio disegno, mi condusse nello studio di un pittore Paolo Biondi per farmi dare qualche lezione, ci sono rimasta 8 anni.
Dal 1951 ho appreso per un anno le tecniche del chiaroscuro in bianco e nero con matita e carboncino, poi nel 1952 ho provato la grande emozione di affrontare la tela sul cavalletto verticale con i colori ad olio.
Da allora continuo a chiedermi se riuscirò a terminare con soddisfazione il mio lavoro. Quindi vivo sempre una sensazione molto piacevole e gratificante, quando pongo la mia firma.
La pittura è qualcosa di cui non si conosce mai il risultato che si è solo in precedenza immaginato.
Dal 1953 ho frequentato il Liceo Artistico di Napoli e nel 1957 ho conseguito il relativo diploma. Sono stati gli anni più belli della mia vita!
Oltre all’apprezzamento di mio padre, tante sono state le persone che mi hanno incoraggiata.
Qui a Piacenza ho incontrato molti artisti e soprattutto tre noti pittori quali Xerra, Missieri e Sapiente che ho immortalato, come omaggio, nei relativi ritratti visibili nel mio studio.
Ovviamente il mio stile rispecchia spesso quello del mio maestro Paolo Biondi influenzato dalla magnifica scuola napoletana dell’800.
In questi anni di attività pittorica si può notare la differenza di cromaticità che nel tempo ha risentito delle asperità della vita.
Per quantificare i quadri che ho dipinto si potrebbe fare una media riduttiva, quindi certamente un numero superiore a 600.
I soggetti preferiti sono tutti quelli che attraverso la forma ed il colore riflettono la bellezza di ciò che ci circonda.

I quadri che ricordo particolarmente sono quelli degli anni ’50 relativi ai pesci (cefalo scorfano polipo seppie triglie e cozze) che mio padre andava ad acquistare freschi dai pescatori a Mergellina alle 5 di mattina proprio perché li dipingessi sulla tela.
In seguito quelli che raffigurano i cancelli piacentini, soggetto che mi ha colpita da quando sono arrivata a Piacenza nel 1981. Quella cornice scura di questi palazzi con il portone aperto, gli arabeschi di ferro battuto fra le cui linee si intravede sempre un giardino curato e rigoglioso, rispecchia il carattere dei Piacentini e psicologicamente dà una speranza alle contrarietà che si vivono quotidianamente.
Le mostre personali sono state tantissime come quelle collettive e le 13 mostre a tema (dal 2005 al 2010)   da me allestite unitamente ai soci come responsabile e Presidente dell’Associazione “I Colori del Mediterraneo”.
Naturalmente essendo una donna non è stato facile avere una famiglia, crescere dei figli, ma la carica, che la pittura mi ha dato sempre, è riuscita a farmi superare le difficoltà, anche se in quel periodo la produzione è diminuita.
Ho sempre dedicato un ritaglio di tempo a trasferire le sembianze di parenti e amici su carta o tela per il piacere di vederli soddisfatti della somiglianza.
Il ritratto è sempre un soggetto interessante perché rileva il carattere della persona molto più della fotografia.
Il paesaggio ha il potere di fermare la visione della natura che ti ha colpito.
La natura morta dà la possibilità di rendere viva qualcosa che è immobile.
I fiori, come il paesaggio, colpiscono per le forme i colori incredibili della realtà.
Gli interni rispecchiano, rivivono le attività giornaliere, come i castelli e i palazzi antichi rivivono la vita precedente.
Insomma per una pittrice fissare sulla tela tutto quello che è visibile, nella forma e nel colore con tutte le sue sfumature, rende la vita degna di essere vissuta e colui che, riguardando attraverso le opere tutto ciò, riceve naturalmente sensazioni che lo rendono migliore.

La mia pittura cerca di fissare l’essenza del mare,
della terra, dei cieli, dei volti e tutto ciò che ci circonda
specificamente tutto quello che riporta al figurativo
e al realistico, cioè concretizzare la realtà del sogno.
La pittura figurativa si prefigge di immortalare la realtà
delle cose nel momento in cui esistono e svelarne
la bellezza in tutte le sue forme.
Lo studio del figurativo è la continua ricerca di come rendere
la realtà emozionante quale essa è, perché la sua bellezza
è il fine più importante della creatività.
L’arte è una delle forme della cultura che attraverso
le sue espressioni dà la possibilità di comunicare sensazioni
che trasformano l’essere umano e lo rendono migliore.